Un'unione di sapori dalle diverse caratteristiche che incredibilmente vivono insieme in modo unico e delicato in questo piatto interpretato da Don Blas.
Gli ingredienti per 4 persone:
320 gr. di occhi di lupo trafilati al bronzo di Leonessa - 2 salcicce - 1 cipolla bianca piccola - 1 bustina di zafferano - 2 cucchiai da cucina di pecorino grattugiato - olio extra vergine di oliva pepe nero e sale q.b. - basilico - 10 dl. vino bianco.
Il Procedimento:
- in un tegame piccolo rosolare con un filo d'olio la cipolla finemente tritata.
- quando la cipolla si appascisce aggiungere le due salcicce spellate e tagliate a pezzetti e farle rosolare a fiamma tenue sfumandola con il vino bianco.
- nel frattempo mettere a bollire l'acqua dopo averla salata e calare gli occhi di Lupo alla trafila di bronzo (ho usato per questo piatto quelli di Leonessa).
- dopo i 5 minuti di cottura delle salcicce aggiungere nella padella la bustina di zafferano sciolto un una ciotolina con un mestolo di acqua bollente della cottura della pasta.
- cuocere ancora per 2 minuti mentre scoliamo la pasta.
- unire pasta e composto e saltare nel tegame per 1 minuto facendo amalgamare tutto con il pecorino.
- impiattare guarnendo con foglie di basilico fresco e pepe nero tritato al momento.
L'abbinamento del vino:
Nessun dubbio un Furore rosso della cantina Marisa Cuomo dal caretteristico colore rosso rubino, che con il suo profumo di ciliegia matura e il suo tratto morbido leggermente speziato, smorza i sapori intensi di salciaccia e pecorino.
Di solito si abbiana ai secondi e ai sughi rossi per la sua gradazione alcolica del 13%, ma salciccia e pecorino consentono a questo vino di dare il meglio di se.
Di solito si abbiana ai secondi e ai sughi rossi per la sua gradazione alcolica del 13%, ma salciccia e pecorino consentono a questo vino di dare il meglio di se.
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