Ciceri e tria




Un piatto classico della cucina salentina ma anche delle zone del basso Cilento e della Lucania di derivazione arabo-siciliana.
Come sempre, ho fatto una piccola rivisitazione personale, ma la cucina è così.


Gli ingredienti per 4 persone:

200 gr. di farina di grano duro rimacinata - 300 gr. di ceci - 1 carota - 1 gambo di sedano - 1 spicchio di aglio - 1 cipolla bianca - 3 pomodorini - un pizzico di rosmarino - olio extra vergine d'oliva - sale, una puntina di pepe nero, prezzemolo tritato in modo grossolano.


Il procedimento:
  1. mettere a bagno i ceci in acqua per una notte.
  2. scolarli sciacquarli e metterli in una pentola alta insieme alle verdure con acqua sufficiente per ottenere una minestra brodosa.
  3. verso la fine della cottura dei ceci togliere le verdure e salare (il tempo di cottura dei ceci dipende dalla qualità e dal tempo del bagno in acqua.
  4. nel frattempo preparo la pasta utilizzando farina acqua tiepida e sale. Dopo aver impastato faccio riposare lo stesso per 45 minuti in una pellicola trasparente, dopodichè tiro la sfoglia "a disco" e dopo averla piegata e riepiegata la taglio a forma di tagliatella della grandezza di un centimetro e mezzo (tolgo gli speroni ai lati del disco così da avere le tagliatelle pressochè uguale).
  5. passo poi a friggere in abbondante olio un terzo delle taglietelle, le scolo e le salo leggermente.
  6. le tagliatelle rimanenti le lesso nella pentola con i ceci e con l'acqua di cottura.
  7. quando sono le tagliatelle sono cotte spengo il fuoco per farle riposare ed asciugare, le pepo leggermente e aggiungo una parte delle tagliatelle fritte spezzate così da farle amalgamare e  insaporire.
  8. impiatto aggiungendo sopra le rimanenti tagliatelle fritte, un filo d'olio crudo e il prezzemolo tritato. 

L'abbinamento del vino:


Un Salice Salentino riserva DOC di Leone de Castris è il vino giusto per esaltare questo piatto cosiddetto povero.
Un vino rosso rubino a trama fitta intenso forte della sua gradazione al 16%. spazia dai sentori tipici dei negroamari a sensazioni gustative classiche della frutta rossa bella matura.
Quando lo assopori è suadente ma portentoso.
Vista la gradazione di andrei pianino e un buon bicchiere può bastare.











     

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